Favoriti Gand-Wevelgem 2017, sfida attaccanti-velocisti: sempre Sagan lo spauracchio

Passano le corse, ma il favorito non cambia. Anche alla Gand – Wevelgem 2017 a presentarsi come l’uomo da battere è Peter Sagan. Malgrado, ma forse ancor di più per quello, il disastro alla E3 Harelbeke, il campione del mondo vorrà subito rifarsi in una corsa da lui già vinta due volte, oltre ad altri due podi. Pavé e volata sono due delle grandi specialità dello slovacco, messe insieme danno proprio la Gand – Wevelgem, che in questo senso è proprio la corsa più adatta alle sue caratteristiche.

Al via ci saranno altri cinque ex vincitori. Si parte da Tom Boonen, in questa corsa si è imposto già tre volte, ma presumibilmente domani lavorerà per Fernando Gaviria, forse l’uomo più pericoloso per il fenomeno di Zilina. Il colombiano non ha grandi riferimenti sul pavé, ma ha dalla sua una squadra come la Quick-Step Floors che può scortarlo nel modo migliore, tenendo chiusa la corsa. Sinora sul pavé la Quick-Step Floors ha giocato d’attacco, ma domani difendersi potrebbe essere l’arma migliore. Altrimenti, oltre al belga, i vari Yves Lampaert, Zdenek Stybar, Niki Terpstra e Matteo Trentin saranno pronti a far esplodere la corsa, giocandosi le proprie carte.

Tra gli ex campioni l’unico altro ad aver vinto in tempi recenti è John Degenkolb (Trek-Segafredo). Il tedesco non ha impressionato venerdì, ma è stato tra i pochi a provarci sino alla fine e in una corsa più lineare potrebbe riuscire a dire la sua, non solo in volata. In passato questa corsa l’hanno vinta anche Markus Burghardt (BMC) e Bernhard Eisel (Dimension Data), ma entrambi partono con i gradi di gregario. Il primo per uno dei pochi che domani proverà a dinamitare la corsa, quel Greg Van Avermaet che, di fatto, è sino a questo momento l’uomo forte del pavé 2017; il secondo per un altro ex vincitore, Edvald Boasson Hagen. L’ex enfant prodige norvegese si impose qui nel 2009, quando ancora era una promessa. Da allora son cambiate molte cose e se un piazzamento è alla sua portata, il successo, vista la forma dimostrata, non sembra potergli sorridere.

Corridori che hanno dimostrato in passato di far bene su queste strade e che domani proveranno ancora una volta a farsi valere sicuramente anche Jurgen Roelandts, capitano di una Lotto Soudal desiderosa di rifarsi, e Arnaud Démare (FDJ), che ha saltato la corsa di venerdì proprio per farsi trovare pronto domenica. Tra i più attesi indubbiamente anche Alexander Kristoff (Katusha-Alpecin), che deve riscattare l’opaca prova di venerdì, per dimostrare di poter essere competitivo poi nei grandi appuntamenti del pavé che devono ancora arrivare. Interessante sarà inoltre vedere Daniele Bennati (Movistar), uno che in passato in questa corsa ha saputo fare molto bene, come vorrà affrontare la corsa in questo suo ritorno da capitano.

Ma il parterre dei contendenti è davvero molto aperto, soprattutto per quanto riguarda i velocisti, grazie alle presenze anche di Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo), Michael Matthews (Team Sunweb) e Sacha Modolo (UAE Team Emirates) senza dimenticare la coppia rampante Orica – Scott composta da Caleb Ewan e Magnus Cort Nielsen, già discreti in una prova durissima come la Milano – Sanremo.

Avranno più interesse invece a fare corsa dura uomini come Lars Boom (LottoNL-Jumbo), Tony Martin (Katusha-Alpecin) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), per i quali bisogna tuttavia anche capire le gerarchie interne, così come intere squadre, che prive del velocista di riferimento sarebbero altrimenti già battute. Astana, Cannondale e Sky hanno più frecce al proprio arco per provare a dinamitare la corsa. Sia con attacchi da lontano, nei quali si inseriranno sicuramente le varie formazioni professional, ma anche con azioni dalla media gittata, volte ad anticipare ed evitare il copione più atteso.

Potenziali outsider, se dovessero avere la possibilità di giocarsi le proprie carte al posto dei capitani designati, sono corridori come Sam Bennett (Bora-hansgrohe), Jens Debusschere, Moreno Hofland (Lotto Soudal), Niccolò Bonifazio (Bahrain-Merida), Baptiste Planckaert (Katusha-Alpecin) e Andrea Pasqualon (Wanty-Groupe Gobert).

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